giovedì 22 luglio 2010

Bevila perché...


E cosa bere ad un pic nic o durante una festa informale? Cosa servire per dissetare gli amici venuti per una merenda? Oltre all'acqua, che ovviamente non dovrà mai mancare e che potrà essere acida, alcalina, amara, dolciastra o salina, ci sono diverse possibilità, poco scontate e molto invitanti. Sebbene abbia scoperto che il tè freddo venduto nei supermercati sia particolarmente amato, quello fatto in casa è decisamente un'altra cosa. Preparato con dell'acqua minerale e scelto tra alcune varietà che si prestano meravigliosamente ad essere servite ben fredde, il tè "artigianale" ha tutt'altro aroma ed intensità. Ad esempio un gunpowder con oli essenziali di menta può essere davvero rinfrescante; un tè verde aromatizzato con scorze di limone e zenzero è un'alternativa delicata e raffinata allo stesso tempo. Ci si può spingere in nuove creazioni grazie ad un po' di fantasia e a dei cubetti di ghiaccio preparati con aromi naturali o con fiori che si prestano all'uso in cucina, dando alla bevanda un aspetto ancora più coreografico.
Da affiancare al tè freddo ci sono i rooibos e gli infusi, entrambi senza teina, ideali quindi in qualsiasi ora della giornata e per i bambini. Con una vasta gamma di aromi, i primi vanno filtrati come il tè ma sono sufficientemente dolci da non avere bisogno di aggiunta di zucchero; i secondi possono essere filtrati ma sono ancora più gustosi se si lasciano macerare i pezzi di frutta in infusione nella caraffa da cui verranno serviti.
Inoltre si può aggiungere del succo di frutta, magari alla pesca, rigorosamente preparato in casa. E' facile da fare, si conserva a lungo ed è particolarmente apprezzato dai bambini.
Si prepara così:

- per un kilo di frutta (pesche o pere) occorrono 700 ml di acqua e 200 g abbondanti di zucchero. Si preparerà un caramello con l'acqua e lo zucchero a cui si aggiungerà la frutta sbucciata e tagliata a spicchi e si farà cuocere il tutto per almeno 5 minuti.
Tolto dal fuoco si metterà a riposare per due minuti dopo aver aggiunto il succo di mezzo limone.
Con un frullatore ad immersione si trasformerà in purea e poi si travaserà nelle bottiglie.
Se lo si vuole conservare per le stagioni successive bisogna ricorrere alla pastorizzazione proprio come si fa con i vasetti di marmellata che, una volta riempiti, vanno fatti bollire in un pentolone, avendo l'accortezza di usare dei canovacci tra un barattolo e l'altro per evitare che si rompano. Bisogna raggiungere l'ebollizione e spegnere il fuoco dopo 40 minuti. Altrimenti, senza questa procedura, si può conservare in frigo per 2-3 giorni.

Infine ci sono le bevande frizzanti. Magari qualcosa che nel gusto e nel look ci riporti nel passato, ma qualcosa di qualitativamente eccellente. Come la Gazzosa Lurisia, i cui ingredienti rivelano immediatamente la passione che c'è dietro questo prodotto. Creato utilizzando l'omonima acqua minerale e l'infuso di limoni sfusati di Amalfi del presidio Slow Food che, come recita l'etichetta sulla bottiglia dallo stile vagamente anni '50, "è un prodotto raro, coltivato da più di 300 anni sui terrazzamenti della costiera amalfitana. Ha una polpa succosa e semidolce , è ricca di oli essenziali che donano al frutto profumi e aromi intensi". Naturalmente nessun conservante.
Ciò che trovo veramente gradevole di questa gazzosa è il suo profumo così intenso e vero e il suo "perlage" delicato. La trovo molto equilibrata nel gusto, non troppo zuccherosa, ma non tutti sono concordi su quest'ultimo aspetto. Se non lo avete già fatto, provatela e fatemi sapere cosa ne pensate. Della stessa casa c'è anche il Chinotto.


Ecco allora che anche bere sarà piacevolissimo. Ma lo sarà ancora di più se queste bevande, eccezion fatta per quelle che vengono vendute in belle bottiglie e bottigliette di vetro, saranno servite in brocche e caraffe e non nei contenitori in PVC o PET. Travasate sempre tutto, non c'è bisogno di avere brocche di cristallo, il vetro va benissimo. Sono divertenti anche quelle bottiglie con il tappo a macchinetta (foto sopra).
Per specificare il contenuto basterà usare un pennarello di quelli che scrivono sui fogli lucidi, il cui inchiostro si cancella con un po' d'alcol. Anche Ikea fornisce qualche valido spunto a prezzi assolutamente contenuti, come IMPULS. Pur se in plastica, questo articolo si presta a molteplici scelte coreografiche: può essere riempito di acqua fresca da aromatizzare con fettine di cetriolo che comunque rimarranno all'interno senza cadere inopportunamente nei bicchieri grazie al coperchio che filtra, per lo stesso motivo è perfetta per gli infusi; il suo corpo centrale (rimovibile e che va messo nel congelatore per avere bevande fresche più a lungo) può essere rivestito con rametti di menta intrecciati per servire il tè freddo.

Ed ora non esitate a dissetarvi!


mercoledì 21 luglio 2010

Certi pic nic



Ai bambini i pic nic piacciono moltissimo e qualsiasi momento per loro è una buona occasione per prepararne uno.
Ricordo ancora che d'estate, al mare, per me ed i miei cugini era festa grande quando ci facevano mangiare in giardino (a pochi metri dal portico dove abitualmente mangiavamo) con tutto l'occorrente per un déjeuner sur l'herbe in piena regola. Cambiavano le pietanze, facili da mangiare anche con le mani, e in un attimo cambiava anche l'atmosfera grazie a quella piccola sorpresa e a quei cibi preparati in modo diverso.

Bisognerebbe fare dei pic nic più spesso per i nostri figli: in giardino, al parco, in casa per una merenda con i loro amici o per una festa di compleanno.
Si possono utilizzare dei cestini, non necessariamente tutti uguali, che conterranno tante piccole sorprese nascoste dentro ad una tasca fatta con un tovagliolo di carta fantasia, dentro a mini pirottini colorati, in scatolette di latta dal sapore un po' rétro e in bustine colorate.
Ogni delizia sarà incartata o presentata in modo che sia ancora più invitante. Piccoli bocconi, finger food, per rompere gli schemi dei soliti pasti, delle merende più comuni.



Se ci si incontra in un parco della nostra città ognuno può portare un cestino e poi scambiarlo con un altro in modo da ottenere un "effetto sorpresa", soprattutto se i bambini hanno collaborato al confezionamento dei cestini. Anche i più piccoli infatti possono partecipare alla preparazione con compiti differenti a seconda dell'età. Di solito adorano decorare ma anche tagliare i biscotti con le forme o spalmare qualche paté, mescolare, impastare.
Insomma, lasciamo che ci sia anche il loro zampino! E a proposito di coppapasta, un'idea carina, velocissima e salutare è quella di utilizzare del buon pane di segale per creare forme da decorare, come l'orsetto nella foto sotto. Palline di zucchero per completare il muso e un nastrino colorato lo renderanno più attraente. Basterebbe poi aggiungere nel cestino una mini confezione di formaggio spalmabile o di burro, ed ecco che la classica fetta di pane si rinnova diventando più invitante.


E a seconda dei gusti ci si può sbizzarrire all'infinito con muffins, tramezzini, gallette di riso aromatizzate, biscotti, bocconcini di pollo e polpettine, sformatini di verdure e piccole millefoglie fatte di pane carasau , quello sardo. L'importante è che tutto sia mini!

Come ad esempio dei piccoli cheese cake (nella versione dolce qui sotto), da guarnire con frutta a piacere per la preparazione tradizionale, e con fettine di pomodori ciliegino o datterino e foglie di basilico per quelli al pesto





Piccoli cheese cake ai lamponi:

INGREDIENTI PER 20 TORTINE CIRCA
100 g di burro
250 g di biscotti "Digestive"
200 g di crema di formaggio (Philadelphia)
50 g di zucchero finissimo
1 uovo
1 1/2 cucchiaio di panna acida
2 cucchiai di succo di limone
1/2 cucchiaino di estratto di vaniglia
frutta e zucchero a velo per decorare

Gli stampi per preparare queste tortine sono quelli per i mini muffins, già imburrati se non si usano quelli in silicone.
Far fondere il burro in un pentolino a fiamma bassissima. A questo punto, tritare i biscotti nel mixer, poi aggiungere il burro fuso ed amalgamare sempre con l'aiuto del mixer.

Suddividere il composto di biscotti sul fondo degli stampini, pressando bene aiutandosi con il dorso di un cucchiaio sul fondo in modo da creare le basi delle tortine. Mettere in frigo a raffreddare.

Sbattere il formaggio insieme allo zucchero (si può fare a mano o nel mixer). Aggiungere l'uovo, la panna acida, l'estratto di vaniglia ed il limone. Amalgamare molto bene

Suddividere il composto negli stampini, livellare bene e poi infornare per 15 minuti circa in forno statico, precedentemente scaldato a 190°. Ci vuole giusto il tempo che si solidifichino un po'.
Lasciarle raffreddare negli stampi , poi metterle in frigo fino a quando devono essere servite. Tolte dagli stampi possono essere decorate con fettine di frutta di stagione o frutti di busco a piacere e magari spolverizzate con zucchero a velo all'ultimo momento.




Piccoli cheese cake al pesto:

INGREDIENTI PER 20 TORTINE CIRCA
225 g di fette biscottate integrali
150 g di burro morbido
75 g di latte intero
7 fogli di gelatina,
450 g di ricotta di mucca
180 g di yogurt bianco
1 1/2 vasetto di pesto fatto in casa (se si acquista al supermercato sceglietene uno delicato e magari senz'aglio)
45 g di pecorino
qualche pomodoro (ciliegino o datterino) e foglie di basilico per decorare.


Gli stampini da usare sono gli stessi della ricetta qui sopra.

Inserire nel mixer le fette biscottate e sbriciolarle finemente, poi aggiungere il burro morbidissimo (ma non fuso) e fate amalgamare il tutto dal mixer.
Pressare il composto sul fondo degli stampini e poi mettere in frigo.

Scaldare il latte facendo attenzione a non farlo bollire (90°), aggiungere i fogli di gelatina precedentemente ammollati in acqua fredda. togliere dal fuoco e mettere da parte.

Amalgamare bene la ricotta, lo yogurt, il pesto ed il pecorino (con il mixer o a mano).

Aggiungere il latte con la gelatina e mescolare bene.

Suddividere il composto negli stampini, livellare bene e poi mettere in frigo per almeno tre ore prima di servire.

Per decorare queste tortine, utilizzare un paio di fette di pomodorini (a cui sarà stata tolta la polpa ed i semi) e un piccola foglia di basilico.









martedì 20 luglio 2010

Gianna Rose Atelier & Mathilde M.

Gianna Rose Atelier e Mathilde M, due nomi di donne per due aziende, la prima statunitense e la seconda francese, che creano chicche speciali per chi ha a cuore certi piccoli dettagli della casa.

Gianna Rose Atelier produce meravigliosi saponi dalle forme più ricercate, confezionati con cura estrema sia nella materia prima sia dal punto di visto estetico. Talvolta vengono prodotte tirature limitate. Il profumo soavissimo eppure molto persistente è un altro elemento di distinzione per questi pezzi così ben fatti. Dai piccoli saponcini a forma di animali (le tre scimmiette, i maialini, la ranocchia) al manichino d'alta moda; petali di sapone e saponette a forma di cuore in sacchettini di organza come gesto di gran cura per i nostri ospiti e anche per noi stessi.
Peluche D'Antiquité (foto sopra) è un orsetto profumato alla zucca speziata, con note di cannella che arrivano subito a scaldare il cuore.
Trovo che questi saponi (ma anche le candele e le carte per foderare i cassetti, della stessa azienda) possano essere dei regali molto graditi, addirittura forse anche da collezionare per rendere ancora più accoglienti le nostre case.

Mathilde M. è stata una piacevole e recente scoperta. Ero alla ricerca di profumi per cuscini o per ambienti, qualcosa di delicato e dolce per le camere da letto. Mi sono lasciata cullare dalla profumazione "Coeur d'Ambre" che è gradevolissima sulle lenzuola e rende l'atmosfera accogliente ed intima.
Anche questa maison dedica grande attenzione alle confezioni dei profumi, dei diffusori, delle piccole decorazioni profumate che possono trovare spazio nei cassetti o nei guardaroba. Inoltre la persistenza è ottima, il che fa supporre anche una scrupolosa cura nella scelta delle materie prime.

Entrambe le aziende, però, non sono molto commercializzate in Italia. Bisogna cercare in certe profumerie di nicchia per Gianna Rose Atelier e in qualche negozio di oggetti per la casa per Mathilde M. Tuttavia Amazon.co.uk e ebay sono sempre utili e a portata di clic.

Lievi carezze

Mio figlio cresce, 5 anni passati in un lampo. Se chiudo gli occhi mi basta un attimo per ricordare quei primissimi gesti di cura, quei lievi profumi del bagnetto, dell'emulsione con cui lo massaggiavo mentre era sul fasciatoio.
Anche adesso che è grande, mentre nella vasca crea storie di pirati, galeoni e squali robot, mi piace che ci sia ancora un po' di quell'alone di nursery, che la memoria olfattiva mi riporti a quei primi momenti insieme. Dunque sono sempre alla ricerca di prodotti giusti: saponi delicatissimi, piacevoli al tatto e all'olfatto, che lascino morbida la pelle, senza la minima irritazione e, perché no, che siano belli da vedere nelle loro confezioni.
L'Amande, una delle più antiche case produttrici di sapone, ha creato da poco L'Amande Enfant, linea espressamente dedicata ai bebé e ai bambini. Tra i suoi prodotti c'è tutto quello che può servire per l'igiene e la cura dei nostri piccoli, dalle salviette detergenti all'olio emolliente.
Ciò che in effetti mi ha spinta a provare l'acqua profumata ed il bagno - crema delicato è stato il nome: questa è un'azienda che produce saponi eccellenti che già normalmente uso. Mi piace buona parte della linea marseille, soprattutto i bagnoschiuma, semplici e puri, l'olio di mandorle dolci e il sapone intimo alla camomilla che uso per mio figlio. Adoro le loro scatole di latta che si prestano a confezioni regalo deliziose.
Il profumo della linea L'Amande Enfant mi riporta alla mente colori pastello e morbidi orsacchiotti. E' piacevole e leggerissimo, un soffio. Nessuna nota agrumata, piuttosto una lieve fragranza rotonda che può far ricordare la consistenza di qualche giocattolo profumato della prima infanzia.
Il bagno-crema è realmente una crema, ha la consistenza di un latte detergente, quindi è assolutamente non schiumogeno. Passato tra le dita asciutte non lascia i polpastrelli appiccicosi ma molto morbidi, proprio come se avessimo passato il nostro latte struccante. Eppure pulisce efficacemente lasciando una piacevole sensazione di rilassatezza. Questo lo scrivo con grande convinzione giacché il prodotto lo uso anche io.
L'acqua profumata è una carezza delicata, più veloce e fresca del talco, molto meno forte e persistente di un profumo da bambini. Nella sua composizione è presente anche l'estratto di riso che la rende lievemente idratante. Ed in pochi giorni è diventata un dolcissima coccola per tutta la famiglia. Ricapitolando: io la uso per rinfrescarmi se non ho voglia di usare il profumo visto il caldo intenso, inoltre è un piacevolissimo completamento al bagno-crema e sulla pelle leggermente umida si massaggia come se fosse un'emulsione idratante. La uso per mio figlio subito dopo il bagno o la doccia e la usa perfino mio marito dopo la rasatura, dal momento che l'umidità rende poco piacevole l'applicazione di quasi tutti i dopo-barba.
Sono morbide carezze profumate per bambini e anche un po' per grandi.

lunedì 19 luglio 2010

Less is more

Cominciamo dai fondamentali: pulizia del viso quotidiana ed idratazione. Due gesti con cui di norma si inizia e si conclude la giornata. Uno dei momenti in cui ritrovandoci letteralmente faccia a faccia con noi stesse notiamo ogni minimo dettaglio della nostra pelle, ogni cambiamento e dunque anche ogni necessità.
E' estate, ed in questo specifico periodo dell'anno la mia routine è la seguente:

* Al mattino lavo il viso ed il collo con acqua e un po' di quel preparato che si intravede nel sacchettino trasparente legato dal nastrino verde. E' la mia pozione magica, il mio elisir, il mio indispensabile. Ed ignoro quasi del tutto gli ingredienti, ci dovrebbe essere dell'avena. Credo...
E' una sorta di sapone in micropezzi, leggermente esfoliante, davvero delicatissimo, tanto che anche io che ho una pelle ipersensibile e molto irritabile, posso usarlo quotidianamente con grandi benefici. Anzi, se ne sospendo l'uso, il viso è più spento e le creme applicate dopo la pulizia penetrano meno.
Viene venduto in sacchetti (se non sbaglio al costo di 5 euro) e un sacchetto dura un mese, o anche più. E' ottimo anche per fare un lieve scrub alle mani per completare la manicure.
Questo mix di ingredienti segreti viene creato in un albergo di Bressanone in Alto Adige, il Goldene Krone Vitalhotel ed è la titolare ad occuparsene (con la collaborazione dello chef del loro ristorante, se non ricordo male).
Finite le scorte che ogni anno mi porto a casa, chiedo che mi vengano spediti altri sacchetti quando ne ho bisogno. Non ci sono particolari problemi di conservazione, basta tenere il prodotto in contenitori ben chiusi.
Come si usa: se ne versa una piccola quantità nel palmo della mano, si aggiungono poche gocce di acqua con cui amalgamare il composto, ed infine si massaggia sulla pelle eventualmente già bagnata. Si può sciacquare subito, o lasciare per un paio di minuti in posa per un effetto ancor più efficace.
Davvero un must have!

*Acqua termale. Dopo il sapone altoatesino asciugo il viso e vaporizzo dell'acqua termale. Quella che preferisco in assoluto è l'eau thermale di La Roche Posay, soprattutto per gli arrossamenti.

* Idratante. Considerando il caldo, ho bisogno di un prodotto che idrati bene la mia pelle piuttosto secca, ma che allo stesso tempo mi garantisca un certo comfort anche nelle ore più afose. Aggiungo anche che in questa stagione e soprattutto nel mese di luglio, uso meno prodotti possibili sul viso, metto la pelle in ferie insomma. Per le vitamine C ed E se ne riparlerà con l'inizio dell'autunno, e con il finire dell'estate ricomincerò ad usare un paio di prodotti Endocare (Difa Cooper). Ma per il momento tutto ciò di cui ho bisogno è Jaluronius 2% di Cosmetici Magistrali (Difa Cooper) . Pochi ingredienti, capace di idratare perfettamente senza essere pesante, si assorbe in un istante grazie anche alla sua formulazione in gel... E la mia pelle è in vacanza! Se proprio noto che ho bisogno di qualcosa di leggermente più umettante, magari quando vado in montagna e l'aria è più secca, allora ricorro a Sensiphase A-Derma (Ducray), una crema appena un po' lenitiva grazie a degli estratti di avena, che mi garantisce maggiore morbidezza appena sento che l'epidermide tira. Uso la versione leggera in estate, quella ricca in inverno. Nella sua semplicità è una crema molto utile, anche questo prodotto ha pochi ingredienti, solo quelli che mi servono. E questa caratteristica per me è particolarmente apprezzabile.

*Pulizia serale. Uso sempre Vichy Purete Thermale Struccante Integrale 3 in 1, sia per sciacquare il viso dalle varie impurità prima di andare a dormire, sia per struccarmi. E' delicato sulla pelle, ma pulisce benissimo, con una passata di cotone si toglie tutto e la pelle rimane morbida, non tira subito ed è luminosa.
Della stessa linea Purete Thermale c'è anche lo struccante occhi. E' delicato e fresco, perfetto per rimuovere un trucco leggero. Se invece bisogna eliminare dei prodotti waterproof, allora utilizzo Respectissime di La Roche Posay.
A questo punto mi servo di una piccola lavette di cotone che bagno completamente con acqua calda e che poi lascio qualche istante a coprire il viso ed il collo, pressando delicatamente sulla fronte, gli zigomi e via a scendere. Questa piccola operazione è molto rilassante, una sorta di micrococcola, che attiva bene la circolazione e che consente poi di assorbire bene i prodotti successivi. Qualche volta la effettuo anche al mattino, ma ho sicuramente più tempo e più voglia di farlo di sera. Da fare tutto l'anno.
Completo la pulizia con acqua termale come al mattino e poi procedo con Jaluronius o Sensiphase a seconda delle esigenze.
So che negli ultimi anni è molto diffuso il panno in microfibra per la detersione, ma io non ci riesco proprio ad usarlo, mi ricorda troppo il panno che si usa per la pulizia in casa.

Nella foto è presente anche l'acqua di rose di Officina Profumo Farmaceutica di Santa Maria Novella. E' un prodotto che uso spesso per risvegliare la circolazione quando so che dopo meno di un'ora sono in palestra e non vale la pena passare il sapone altoatesino, e poi l'acqua termale ed infine l'idratante. Uso solo quest'acqua con un po' di cotone e poi idrato. Tutto il resto lo riservo a dopo l'attività fisica.
Ma la tengo anche in un vaporizzatore che porto in borsa per poterla usare per rinfrescare il volto quando ne ho bisogno.

E questo è quanto; sebbene le mie spiegazioni siano lunghe, i prodotti non sono moltissimi. Ma preferisco usare poche cose. Ci ho messo qualche anno, infatti, a capire di cosa veramente la mia pelle avesse bisogno. Ora ho le idee più chiare e so che oltre a questi piccoli gesti quotidiani, ciò che mi aiuta a sentirmi bene e a vedere il mio viso in buone condizioni, con un incarnato luminoso, senza imperfezioni, con una pelle elastica e compatta, compatibilmente con il mio DNA sono anche:
* bere tanta acqua
* fare attività fisica
* assumere omega3
* avere una buona alimentazione
*avere una brava dermatologa di cui ci si fida

Queste norme di buon senso non le seguo 365 giorni all'anno, qualche volta mi dimentico, talvolta sono pigra... ma sono il completamento alla cura di me stessa, e quando le applico con piacere mi fanno doppiamente bene.

E voi cosa usate per la vostra routine quotidiana di bellezza, a cosa non potreste rinunciare?

sabato 17 luglio 2010

Non ho (più) l'età

In giro per il web è tutto un tutorial, una recensione, swatches di colori su polsi e dorsi delle mani di ragazze di vent'anni che si dilettano a dare consigli su: come truccarsi, come vestirsi, cosa è cool, cosa attuale, cosa sta bene a chi.
C'è chi ti spiega come fare un'acconciatura da tubino nero, chi gira video su quale make up usare per andare all'università o per una serata in discoteca, chi si fotografa con improbabili outfit in pose ancora più improbabili.
Io ho passato i trenta, sono moglie, mamma, sono una donna che non va più all'università e che la discoteca non l'ha mai amata. Ma cosa me li guardo a fare tutti questi video, questi blog, queste recensioni? Io che ho almeno 10 anni di più ed una vita completamente diversa.
Io... io non ho più l'età per queste cose.
Eppure, dopo un acquisto che mi sembra una furbata pazzesca o dopo aver testato un prodotto deludente anch'io ho voglia di farlo sapere ad altre come me.
"E' meraviglioso, non dovreste farne a meno!" o invece "Non compratelo!".
E poi fotografare vestiti, accessori, creme e prodotti vari per scambiarsi suggerimenti ed opinioni come se si raccontasse alle amiche cosa c'è nelle buste con cui siamo tornate a casa e perché abbiamo deciso di comprare quelle cose.
Ma con un altro obiettivo appunto: condividere tutto questo con delle trentenni, che hanno altri impegni e altre vite, scelgono altri colori e altri abiti (e non si atteggiano da modelle).
Mi sembra che la nostra sia una fascia di età che riceve scarse attenzioni in Rete ma che è invece il target pubblicitario di molti settimanali.
On line scarseggiano referenti per questa categoria che ribattezzerei delle "trentenni risolte".
Ecco allora le mie recensioni sui "nostri" prodotti, sui prodotti per i nostri figli, per l'arredamento. Foto e spunti, piccoli suggerimenti pratici ma anche frivoli.
Perché è bello poter avere la possibilità di trovare quante più ispirazioni possibili per tutto ciò che contribuisce al nostro benessere.
Insomma, le mie piccole scoperte: ecco cosa saranno. Perché sebbene debba farci la tara per questioni di gusto e di età, tutti questi blog, tutorials e recensioni per me sono stati utilissimi. Mi hanno aiutata ad andare a colpo sicuro negli acquisti, mi hanno fatto scoprire nuovi prodotti, mi hanno fatto conoscere modi meno tradizionali di abbinare questo con quello.
E poi sono positivamente contagiosi, nel senso che contribuiscono ad infondere una sensazione di cura di se stessi, che a vent'anni è naturale mentre a trenta e con famiglia non è affatto scontata.
Io forse non ho più l'età per fare certe cose ma non ho certo perso il gusto di dedicarmi a tutto questo anche con un pizzico di ironia.